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Autore: Marta Radavelli
Il Digital Networks Act (Dna), è una proposta di legge che l’Unione Europea sta valutando per cambiare le regole di Internet e delle telecomunicazioni. L’obiettivo principale è creare un sistema di regole unico e valido per tutti i paesi dell’Unione Europea, superando le attuali differenze nazionali. Le conseguenze però potrebbero essere significative: dal modo in cui gli operatori offrono i servizi di rete, fino al ruolo delle grandi piattaforme digitali e alla gestione dell’infrastruttura Internet in Europa.
Perché nasce il Dna e cosa prevede la proposta
L’Unione Europea ritiene che avere regole diverse in ogni paese renda difficile per le aziende lavorare in tutta Europa. Oggi, se un operatore vuole offrire servizi Internet in più stati, deve adattarsi a leggi diverse, con più burocrazia e costi. Il Digital Networks Act vuole risolvere questo problema, creando regole uguali per tutti i Paesi dell’UE, così da rendere più semplice e veloce l’offerta dei servizi a livello europeo.
In particolare, il DNA prevede alcune novità importanti:
- ridurre il numero delle aziende che offrono Internet: l’idea è che meno aziende, ma più grandi, possano offrire servizi migliori e più stabili;
- uniformare le regole: tutti i paesi avrebbero le stesse regole, senza differenze tra uno stato e l’altro;
- cambiare le regole della Net Neutrality: si pensa di modificare la regola che oggi obbliga a trattare tutti i dati su Internet allo stesso modo.
Meno aziende sul mercato
Il Dna punta a ridurre il numero di operatori sul mercato, concentrando l’offerta su pochi grandi player. Nel documento della Commissione si riconosce però che, negli ultimi 30 anni, la liberalizzazione del mercato ha portato benefici importanti sia agli utenti sia alla concorrenza. Allo stesso tempo, questa frammentazione ha reso difficile per l’industria fare investimenti significativi nelle nuove infrastrutture.
Secondo la Commissione, i grandi investimenti sono possibili solo in mercati con dimensioni adeguate, mentre oggi l’Europa è ancora divisa in tanti mercati nazionali con operatori diversi.
L’obiettivo del Dna è quindi quello di ridurre i player e creare un quadro regolamentare unico che permetta alle aziende di offrire i propri servizi in tutta l’UE con le stesse regole, senza dover adattarsi a normative diverse da Paese a Paese.
Cambiamenti alla Net Neutrality
La Net Neutrality, o neutralità della rete, è uno dei principi base di Internet. Significa che tutti i dati online devono essere trattati allo stesso modo, senza preferenze. Questo principio serve a garantire che nessun sito o servizio abbia un vantaggio sugli altri.
Senza la Net Neutrality, le aziende potrebbero pagare per ottenere una corsia preferenziale, facendo viaggiare i propri contenuti più velocemente rispetto ad altri. Questo porterebbe a una rete in cui la velocità e la qualità dell’accesso ai contenuti dipendono da accordi commerciali, e non dalla scelta dell’utente o dalla qualità del servizio.
Cosa potrebbe cambiare con il Dna
Il Digital Networks Act apre alla possibilità di modificare le regole attuali sulla Net Neutrality. L’idea è dare agli operatori più libertà nella gestione del traffico, ad esempio permettendo loro di dare priorità a certi servizi in base a criteri tecnici o commerciali.
Questo cambio di approccio potrebbe portare a un Internet in cui non tutti i contenuti viaggiano allo stesso modo, con il rischio che alcune piattaforme vengano favorite rispetto ad altre. Anche se sono previste eccezioni per servizi specifici, come la telefonia su IP, la revisione di questo principio potrebbe segnare una svolta importante nel modo in cui viviamo la rete.
Consultazione pubblica per raccogliere le opinioni
Prima di presentare ufficialmente la proposta del Digital Networks Act, l’Unione Europea ha aperto una consultazione pubblica per raccogliere opinioni e suggerimenti da parte di aziende, istituzioni e cittadini.
Questa fase è importante perché permette a tutti di partecipare al dibattito, inviando osservazioni sui principali temi del provvedimento, come le infrastrutture digitali, la gestione dello spettro e la regolamentazione della rete. Per riportare le proprie opinioni, è possibile visitare la pagina dedicata al Dna sul sito ufficiale dell’Unione Europea.
La consultazione serve a migliorare la proposta finale, ascoltando esigenze e preoccupazioni reali prima che il testo venga discusso e approvato dal Parlamento europeo e dal Consiglio. È un’opportunità concreta per contribuire alle scelte che influenzeranno il futuro di Internet e delle telecomunicazioni in Europa.