MONDO MOBILE WEB
Autore: Mattia Castro

Oggi, 12 Giugno 2025, l’Associazione Italiana Internet Provider (AIIP) ha fatto sapere di aver lanciato un appello a istituzioni, cittadini e imprese, per esprimere preoccupazione riguardo alla proposta della Commissione Europea per il Digital Networks Act (DNA), la cui adozione è prevista entro la fine del 2025.

Il provvedimentoche come già raccontato da MondoMobileWeb è attualmente in consultazione, potrebbe segnare secondo AIIP un punto di svolta negativo per il futuro del mercato europeo delle telecomunicazioni, mettendo a rischio decenni di innovazione, pluralismo e concorrenza.

La consultazione pubblica, aperta fino all’11 Luglio 2025, è il primo passo verso l’elaborazione di un regolamento che, nelle intenzioni dichiarate, punta a semplificare e razionalizzare il settore. Tuttavia, l’Associazione ritiene che, dietro a quella che definisce una “revisione di dubbia opportunità” del Codice Europeo delle Comunicazioni Elettroniche, si nasconda un potenziale ritorno a un modello oligopolistico, nel quale pochi grandi operatori, anche con interessi extra europei, potrebbero controllare l’accesso alla rete e i flussi di dati dell’intero continente.

A detta di AIIP, in particolare, l’approvazione del DNA comporterebbe una centralizzazione eccessiva delle decisioni, a discapito delle Autorità di Regolazione Nazionali, che finora hanno garantito un mercato equilibrato e competitivo.

Inoltre, verrebbe minacciato il pluralismo infrastrutturale, elemento fondamentale per garantire innovazione, qualità dei servizi e prezzi accessibili. Nello specifico, l’Organizzazione guidata da Giovanni Zorzoni teme che gli effetti della nuova normativa possano danneggiare gli operatori locali indipendenti, i system integrator, i produttori di dispositivi e l’intero indotto, con migliaia di posti di lavoro a rischio solo in Italia.

Un altro punto critico evidenziato da AIIP riguarda la neutralità della rete. Il Digital Networks Act promosso dall’Unione Europea, in particolare, potrebbe secondo l’Associazione aprire la strada verso una rete a due velocità, in cui i contenuti di chi può permettersi di pagare vengono privilegiati rispetto agli altri, in contrasto con i principi fondanti dell’Internet europea.

Inoltre, sempre stando a quanto riportato da AIIP, la legittimazione del cosiddetto “fair share“, una sorta di tassa sul traffico che le piattaforme digitali dovrebbero corrispondere agli ISP, potrebbe tradursi in maggiori costi per i consumatori finali, oltre che a una riduzione della libertà di accesso e fruizione dei contenuti online, con il rischio di dover pagare degli extra-costi per quei servizi definiti “non essenziali”, come ad esempio lo streaming, la telemedicina e il gaming.

Con la campagna #StopDNA, l’Associazione Italiana Internet Provider invita quindi alla mobilitazione tutti gli attori dell’ecosistema digitale, dalle imprese agli enti pubblici, dalle associazioni dei consumatori ai cittadini.

L’obiettivo è raccogliere un ampio numero di contributi da inviare alla Commissione Europea entro la scadenza della consultazione, al fine di scongiurare un disegno normativo che, a detta dell’Associazione, metterebbe a rischio l’indipendenza e l’apertura della rete in Europa.